Autocertificazione

Ultima modifica 2 dicembre 2019

Con l’entrata in vigore del DPR 28/12/2000 N. 445, le amministrazioni e i servizi pubblici non possono più chiedere i certificati ai cittadini in tutti i casi in cui si può fare l'autocertificazione.

Tutti i certificati che le amministrazioni e i servizi pubblici non potranno più chiedere

Le amministrazioni non potranno più chiedere ai cittadini i certificati relativi a: nascita; residenza;cittadinanza; godimento dei diritti civili e politici; stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero; stato di famiglia; esistenza in vita;nascita del figlio, morte del coniuge, del genitore, del figlio ecc.; tutti i dati contenuti nei registri di stato civile (ad esempio la maternità, la paternità, la separazione o comunione dei beni); iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni (ad esempio l'iscrizione alla Camera di Commercio); appartenenza a ordini professionali; titolo di studio, esami sostenuti ecc.; reddito, situazione economica, assolvimento di obblighi contributivi; possesso e numero di codice fiscale, di partita IVA e tutti i dati contenuti nell'anagrafe tributaria; stato di disoccupazione, qualità di pensionato e categoria di pensione; qualità di studente; qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili; iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo; tutte le situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio; non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso; non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e non aver presentato domanda di concordato; vivere a carico di qualcuno.

Al posto dei certificati le amministrazioni e i servizi pubblici dovranno accettare le autocertificazioni o acquisire i dati direttamente, facendosi indicare dall'interessato gli elementi necessari (ad es. per il diploma di scuola secondaria il cittadino dovrà indicare l'istituto e l'anno in cui si è diplomato).

Fate attenzione:

  • I certificati medici non possono essere sostituiti dall'autocertificazione.

Chi deve accettare l'autocertificazione

  • Le amministrazioni pubbliche
  • I servizi pubblici e cioè le aziende che hanno in concessione servizi come i trasporti, I'erogazione di energia, il servizio postale, le reti telefoniche ecc. Per esempio le aziende municipalizzate, I'Enel, le Poste (ad eccezione del servizio Bancoposta), la Rai, le Ferrovie dello Stato, la Telecom, le Autostrade etc. Tutte queste aziende sono tenute ad accettare l'autocertificazione dai loro utenti.

Fate attenzione

I Tribunali non sono tenuti ad accettare l'autocertificazione.

L'autocertificazione e i privati
L'autocertificazione è estesa ai privati (ad es. banche e assicurazioni) che decidono di accettarla. Per i privati, a differenza delle amministrazioni pubbliche, accettare l'autocertificazione non è un obbligo, ma una facoltà; rimane pertanto la possibilità di presentare i certificati richiesti assolvendo la relativa imposta di bollo.

DOVE RIVOLGERSI
Ufficio Servizi demografici – Piazza Cavour 3